Il 4 settembre scorso il Presidente del Consiglio ha firmato il DPCM sull’APE volontaria, l’Anticipo finanziario a garanzia pensionistica, riconosciuto in via sperimentale dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018.
Si tratta di un prestito, commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia, erogato dalla banca in 12 quote mensili, che il beneficiario otterrà alla maturazione del diritto.
L’APE volontaria può essere richiesta dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata, mentre rimangono esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali.
Per accedere al prestito sono necessari, al momento della richiesta, i seguenti requisiti:
- avere almeno 63 anni di età e 20 anni di contributi;
- maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi;
- avere un importo della futura pensione mensile, al netto della rata di ammortamento per il rimborso del prestito richiesto, pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo dell’AGO;
- non essere titolare di pensione diretta o di assegno ordinario di invalidità;
- non è, invece, necessario cessare l’attività lavorativa.
Fonte: www.ilgiuslavorista.it